Fuori dai confini della realtà. A Domodossola i grandi artisti del Novecento

Fino all’11 gennaio 2025, i Musei Civici Gian Giacomo Galletti di Domodossola presentano Fuori dai confini della realtà, un dialogo sottile ma profondo tra alcuni dei maggiori artisti del Novecento.

È Palazzo San Francesco, già chiesa e dimora signorile, oggi sede dei Musei Civici, ad accogliere le opere di Paul Klee, Fausto Melotti, Osvaldo Licini, Pablo Picasso, Marc Chagall e Gastone Novelli: artisti spesso considerati “esclusi” dai circoli ufficiali del tempo per la loro predilezione verso immagini fantastiche e oniriche, in contrasto con la razionalità che dominava il secolo.

La mostra, curata da Antonio D’Amico con la collaborazione di Stefano Papetti e Federico Troletti, si inserisce nella quinta edizione dell’esposizione Italo-Svizzera, allestita nel settembre 2025 a Domodossola.

Al centro del percorso espositivo c’è la città stessa, confine vivo tra Italia e Svizzera, crocevia di incontri e di ibridazioni culturali. Tra la tradizione italiana e lo sperimentalismo elvetico, gli artisti in mostra si osservano, si conoscono, si stimano. Sono tra i pochi, in un tempo di crisi, ad avere il coraggio di immaginare e di riportare nelle proprie opere una semplicità nuova, a tratti infantile, che apre la strada a linguaggi inediti.

Un filo comune è la riscoperta della figura del tedesco-svizzero Paul Klee. A lungo oscurato dalla grandezza di Picasso, Klee giunge in Italia solo più tardi, grazie all’amico Gastone Novelli, che ne diverrà anche traduttore. A Milano, la galleria Il Milione – già punto di riferimento per Melotti e Licini – ne riconosce il talento, presentandolo poi in una significativa esposizione veneziana. Le strade di questi autori si incrociano più volte, nutrendo e trasformando i rispettivi immaginari creativi.

In un secolo dominato dalla razionalità dell’immagine, Klee, Melotti, Chagall e Novelli riportano al centro l’immaginifico e la spiritualità: leggerezza, mondi sospesi, figure appena accennate che sfidano logica e ragione. Artisti solitari, spesso ai margini, aprono così la strada a un linguaggio che non rimuove i drammi della guerra ma li osserva da una prospettiva diversa, caricandoli di nuove emozioni. L’irrazionale diventa lo strumento più autentico per raccontare la società e dare forma all’interiorità dell’uomo contemporaneo.

A caratterizzare l’esposizione è un percorso libero, dove non è la sequenzialità a dettare il ritmo ma le relazioni: l’amicizia tra Licini e Melotti, la stima di Novelli per Klee. Nelle ampie navate dell’ex chiesa francescana trovano posto oltre quaranta opere, tra cui il Centauro di Melotti, il Furetto e il Satiro di Picasso, Amalassunta. Mano piede di Licini. Lavori che testimoniano la volontà di allargare i confini dell’arte, esplorando l’inesplorato e passando da una logica stringente a un’immaginazione che restituisce una rinnovata spontaneità infantile.

L’esposizione domese riflette anche sulla nascita di nuove direzioni artistiche, come dadaismo e astrattismo. Tra sogno e fantasia, attraverso linguaggi personalissimi – dall’alfabeto visivo di Novelli alle geometrie liriche di Melotti – il percorso racconta un viaggio “fuori dai confini della realtà”, in cui la riscoperta della semplicità e il valore delle relazioni umane diventano l’unico modo per sopravvivere e osservare criticamente la crisi del proprio tempo.

La mostra è realizzata in partnership con la Fondazione Angela Paolo Ruminelli e prodotta dal Museo Bagatti Valsecchi di Milano, con il patrocinio della Regione Piemonte e con il sostegno di Findomo S.r.l.

Fuori dai confini della realte
A cura di Antonio D’Amico e la collaborazione di Stefano Papetti e Federico Troletti
31 luglio 2025 – 11 gennaio 2026
Musei Civici G.G. Galletti, Palazzo san Francesco – Domodossola

www.museicivicidomodossola.it
@palazzosanfrancesco

Immagine di copertina: Fuori dai confini della realtà, Musei Civici Gian Giacomo Galletti di Domodossola, allestimento, 2025, ph Elena Datrino

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