La prima grande personale dell’artista Shahryar Nashat a Roma esplora il simbolismo del corpo tra fisicità e rappresentazione digitale.
Un’indagine sul significato del corpo, del sangue e dei fluidi corporei, in un intreccio di riflessioni sulla vita, sulla morte e sulla creazione artistica. Nashat con “Blood Most Precious” realizza la sua prima grande mostra personale nella capitale, producendo due nuove opere: una scultura e un video.
L’artista trasforma gli spazi di Villa Maraini con interventi sottili attraverso la luce e filtri colorati sulle finestre, combinando mezzi tradizionali come la scultura in marmo con quelli digitali. L’uso di materiali sintetici – resina, acrilico e fibre – insieme alla presenza di suoni e immagini in movimento, accentua il senso di transitorietà.
Il video è un medium centrale nella pratica di Nashat, utilizzato per esplorare il desiderio e l’intimità. Due grandi schermi LED proiettano immagini provenienti da internet, dai social ai siti pornografici, interrogando il rapporto tra sguardo erotico e clinico, amplificando la vulnerabilità che pervade le nostre esperienze fisiche e digitali.
Shahryar Nashat
Blood Most Precious
A cura di Silvana Annicchiarico
09 novembre 2024 – 02 marzo 2025
Istituto Svizzero, Villa Maraini, Roma
www.istitutosvizzero.it
@istitutosvizzero
Immagine di copertina: Shahryar Nashat, Blood Most Precious, at Istituto Svizzero, Roma, 2024. © Ela Bialkowska, OKNO studio
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