Fino all’11 maggio 2026, il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato presenta VIVONO. Arte e affetti, HIV-AIDS in Italia. 1982-1996, prima mostra istituzionale dedicata a ricostruire la storia artistica e affettiva della comunità italiana colpita dalla crisi dell’HIV-AIDS.
Curata da Michele Bertolino, l’esposizione rappresenta un viaggio sensibile e dettagliato attraverso opere d’arte, video, poesie, paesaggi sonori e materiali d’archivio. Il percorso espositivo prende avvio con un film realizzato per l’occasione da Roberto Ortu, in cui le poesie di autori come Dario Bellezza, Nino Gennaro e Pier Vittorio Tondelli vengono lette da attrici, attivisti e artisti. Le parole, dense di memoria e affetto, dialogano con il presente, interrogandoci su come si possa amare e vivere insieme.
Un rigoroso archivio, concepito con Valeria Calvino, Daniele Calzavara e i Conigli Bianchi, costituisce la spina dorsale della mostra: documenti, manifesti, articoli, video e tracce sonore raccontano la dimensione storica, politica e culturale italiana tra il 1982 e il 1996. Le bacheche mobili su cui sono esposti i materiali rimandano alla natura non definitiva della narrazione e alla possibilità di nuove letture.
L’allestimento di Giuseppe Ricupero accoglie i visitatori in un percorso luminoso e intimo, mediando tra spazio museale e dimensione domestica. Un percorso che offre al pubblico un grande ritratto collettivo: cronaca, sessualità e lutto narrano storie e idee in divenire, ancora vive nella nostra contemporaneità.
VIVONO. Arte e affetti, HIV-AIDS in Italia. 1982-1996
a cura di Michele Bertolino
4 ottobre 2025 – 11 maggio 2026
Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato
www.centropecci.it
@centropecci
Immagine di copertina: Hervé Guibert, L‘oiseau, Santa Catarina, 1982 – Courtesy Felix Gaudlizt
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