La trentaseiesima edizione del nostro TG dell’arte parte da Venezia, alla scoperta della più ampia mostra in laguna di John Baldessari, per spostarsi poi negli spazi di Villa Ghirlanda a Cinisello Balsamo, fra gli scatti di Alberto Lagomaggiore. Il nostro viaggio ritorna poi a Venezia, nei nuovi spazi di SMAC per una grande mostra dedicata a Harry Seidler.
1. No Stone Unturned – Conceptual Photography

Il progetto espositivo alla Fondazione Querini Stampalia esplora il momento cruciale in cui John Baldessari, alla fine degli anni ’60, fece della fotografia uno strumento concettuale.
In mostra, fotografie manipolate (come i Film Stills con puntini colorati), video come I Will Not Make Any More Boring Art (1971), e il finto documentario con la voce di Tom Waits che lo celebra con autoironia. Il titolo della mostra è un programma: ogni immagine è un “caso da riaprire”, ogni convenzione va sovvertita.
2. Fotografie di architettura 1994-2024

A cura di Maria Fratelli e Giorgio Olivero, ripercorre trent’anni di fotografia d’architettura dell’autore, allievo di Gabriele Basilico, offrendo uno sguardo approfondito sull’evoluzione nel tempo del lavoro di Alberto Lagomaggiore.
In mostra circa 100 fotografie, tra bianco e nero e colore, realizzate da Lagomaggiore perlopiù con fotocamera analogica e negativi di grande formato, in un percorso espositivo cronologico che parte dalle prime campagne fotografiche condotte a Genova e in Toscana nella prima metà degli anni Novanta, attraversa i numerosi importanti lavori realizzati e dedicati a Milano e alla sua profonda trasformazione urbanistaica e architettonica, catturata dal suo obiettivo preciso e puntuale, e arriva ai reportage più recenti.
3. Migrating Modernism

Questa mostra celebra la vita e l’opera di Harry Seidler (1923–2006), una delle figure più influenti del Movimento Moderno in Australia.
Allestita presso lo SMAC San Marco Art Centre alle Procuratie di Venezia da maggio a luglio, presenta fotografie, modelli, disegni originali e opere d’arte che ripercorrono lo straordinario viaggio di Seidler che, costretto a fuggire dalla Vienna nazista, intraprese un percorso che lo portò a studiare e lavorare con alcune delle figure più importanti dell’architettura e dell’arte moderna del XX secolo, tra cui Walter Gropius, Marcel Breuer e Oscar Niemeyer.
Immagine di copertina: Vista della mostra Migrating Modernism. The architecture of Harry Seidler, SMAC San Marco Art Centre, Venezia, 2025. Ph. Enrico Fiorese.
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