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Paola Fiorido

La fascinazione per l’arte, la scarica emotiva che può innescare un’opera e il mondo che circonda un artista underground sono comparabili alle corse dei cavalli.

Su quali cavalli puntare nel 2022? Le scommesse sono sempre aperte e per chi ha fiuto si possono aprire scenari adrenalinici perché l’arte, quando si spinge oltre, ti possiede lacerandoti le viscere come un Alien che si insedia dentro e muta nel profondo e quando la metamorfosi pervade è definitiva. Le connessioni neuronali mi suggeriscono una linea contorta e conturbante.

 

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Majid Bita, Non si esce mai, 2017, biro e china su carta.

 

Tanto per cominciare non posso rimanere indifferente alle animazioni e ai disegni di Majid Bita, artista underground iraniano residente a Bologna; la sua serie sulla guerra contraddistinta dalla caratterizzazione delle figure rappresentate, mostrificazioni ripugnanti e aspetti psicologici incombono in un susseguirsi di relazioni disumane, spaventose, atroci, che con sarcasmo e realismo emergono dal segno impregnato dal ricordo e dal vissuto di Bita.

Majid ci restituisce con distintiva brutalità la sua accusa al potere, alle distorsioni e corruzioni umane, un panorama che scuote riflessioni e ci mette al muro, correi di un sistema subdolo e propenso alla sopraffazione e all’inganno.

 

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Ivan Hurricane, Lovers.

 

Il mio fil rouge prosegue nei fumetti e nelle illustrazioni di Ivan Hurricane, colori sgargianti e acidi sono protagonisti del suo immaginario, riferimenti pulp e personaggi grotteschi si muovono in contesti favoleggianti dove pervade l’ironia; vignette, discussioni paradossali e insensate, estrapolate e suggerite dal quotidiano come lettura del contemporaneo.

Parafrasando Bob Dylan: this is the story of Ivan Hurricane, una firma riconoscibile nell’ambito del fumetto e dell’underground artistico nazionale anche per le riviste da lui fondate, “The Artist” e “Puck” e per la sua incisiva direzione alla più recente e attiva “Capek”, insignita del premio Beani al Lucca Comics 2020 come miglior realtà editoriale. In attesa per il 2022 della sua monografia Salamoia Sunrise edita da Your Face Comix, Ivan ci porta attraverso il mondo del fumetto a scoprire nuovi orizzonti, possibilità inesplorate.

 

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Andrea Grieco, Se ci fosse sempre il mare, collage su carta.

 

Leggendo il saggio Out of my Brain, dedicato al grande maestro spagnolo Miguel Angel Martín, ho conosciuto Andrea Grieco, l’autore del testo, una figura poliedrica che mi ha colpito per il carisma e la competenza culturale. Ma Grieco non è solo scrittore o critico, ma anche egli stesso artista underground.

I suoi collage realizzati con carte, colla e forbicine, da lui definite “argentiane” per omaggiare il grande regista di coreografici ed efferati delitti, racchiudono tutti gli stimoli metabolizzati da Grieco. Pulsioni erotiche si manifestano sulla carta, supporto organico, feticista, colori che si accostano pregni a toni desaturati; forme falliche e inquietanti panorami, una visione estrema e ripugnante per veri cultori del bizzarro e dei movimenti di rottura. Andrea Grieco farà sicuramente parlare di sé per le sue esposizioni in preparazione a Orvieto e a Praga durante il 2022.