In California con Joan Didion

C’è una mattina di giugno del 1948, a Sacramento, il caldo che preme sulle finestre e una bambina di terza media che legge il suo discorso di fine anno. Si chiama Joan Didion. Indossa un vestito nuovo di organza verde pallido, un ciondolo di cristallo al collo come un talismano. Il discorso si intitola La nostra eredità californiana ed è il primo segno, quasi inconsapevole, di ciò che scriverà per tutta la vita. Didion è californiana di quinta generazione: impara a nuotare nel fiume Sacramento prima delle dighe, a guidare lungo gli argini, a respirare quella terra di promesse e miraggi che rimane sempre un po’ opaca, un mistero che sfugge alla presa. In questo spazio Benedetta Faedi entra da californiana d’adozione, muovendosi sulle stesse strade, lungo vallate e deserti, scogliere e oceani, inseguendo la voce di Didion e intrecciandola alla propria. Il suo In California con Joan Didion (Giulio Perrone editore) non è un ritratto lineare ma un attraversamento, un modo di ripercorrere la ricerca incessante di comprensione che la scrittrice americana ha portato avanti per decenni. Nelle pagine si ritrovano le contraddizioni e le ambiguità che Didion ha esplorato: lo spirito e il sogno californiano, le promesse e le insidie dell’innovazione, la discriminazione di genere, il colore della fine, gli abissi della perdita.

Non c’è qui un’agiografia, ma un viaggio parallelo, un lento processo di avvicinamento. Come nei saggi e nei romanzi di Didion, la California non è solo scenario, ma personaggio: terra di contrasti estremi, di luce che brucia e di ombre che non svaniscono, di nuove frontiere che spesso sono fratture. Faedi la percorre come una mappa che cambia sotto i piedi, in cui ogni pagina è insieme documento e confessione, diario e specchio. Ne nasce un racconto in cui Joan Didion appare bambina e adulta, testimone e cronista, fragile e ferma, mentre la California è al tempo stesso radice e enigma, promessa e disillusione. Un libro che invita a guardare questo mito occidentale senza cartoline, a spogliarlo degli stereotipi, a sentirne le crepe sotto le dita. Un viaggio che è anche una forma di fedeltà: restituire la complessità di una scrittrice e di un luogo, intrecciare una storia personale con quella di una terra che, ancora oggi, continua a riscrivere se stessa.

Benedetta Faedi, In California con Joan Didion, Giulio Perrone Editore, 2025

www.giulioperroneditore.com

Immagine di copertina: Benedetta Faedi, In California con Joan Didion, Giulio Perrone Editore, 2025 – Copertina (dettaglio)

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