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Redazione

Con una esclusiva inaugurazione “a sorpresa” su invito, OPOS riprende la sua attività in zona Certosa a Milano con la mostra personale di Giulio Alvigini Le solite scritte, fruibile fino al 23 aprile 2024.

Curato da Andrea Meregalli e organizzato in collaborazione con Magazzeno Arte Contemporanea, il progetto espositivo è una nuova tappa della ricerca artistica del Giullare dell’arte di Tortona, sempre in bilico fra provocazione, social, dileggio e proposta critica. Le scritte e i ready made, dispersi negli spazi di un edificio industriale recuperato nel 1990 Alberto Zanone, mostrano un universo che utilizza il mondo della comunicazione per attivare il pubblico e incastrarlo in temi di scottante contemporaneità.

Riprendendo una pratica di “lettering” attualissima, che ha visto Pietro Terzini invadere il Duomo di Milano in collaborazione con Tiffany, Alvigini accoglie il pubblico con la grande scritta Tutto già visto che ricorda lo spazio pubblicitario venduto da Maurizio Cattelan in Biennale attualizzandolo, abbassandolo e diffondendolo nell’universo ready made dei social.

Con le opere in mostra Alvigini propone un ribaltamento che trasforma in soggetto del suo lavoro il Sistema dell’arte, scomponendolo e analizzandolo fino a trasformare l’intero pubblico della sua esposizione in un’opera d’arte grazie alla colossale scritta di 24 metri: È tutta una performance.

 

Giulio Alvigini
Le solite scritte
a cura di Andrea Meregalli
27 marzo 2024 – 23 aprile 2024
OPOS, via Ermenegildo Cantoni 3, Milano

www.opos.it
@opos_milano

 

Immagine di copertina: Giulio Alvigini, Le solite scritte, exhibition view, OPOS, Milano, 2024 – Courtesy OPOS e l’artista

 

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