Angelo Dozio si racconta attraverso una mostra totale tra immersione sensoriale e riflessione sulla percezione dell’arte.
Dal 12 al 23 giugno 2025, i nobili spazi di Villa Borromeo D’Adda ad Arcore accolgono Angelo Dozio. Dialogo con l’Infinito, una grande mostra personale dedicata a uno dei protagonisti più affascinanti dell’astrattismo italiano. Curata da Carlo Gaeta e Marco Roberto Marelli, l’esposizione – promossa dal Comune di Arcore e da ArteiN Magazine – si configura come un viaggio immersivo nella poetica di un artista che ha attraversato, con straordinaria lucidità, oltre sessant’anni di storia dell’arte, restando sempre fedele a una personale visione del mondo, legata alla sua terra d’origine ma in costante dialogo con il pensiero universale e con artisti interazionali come Lucio Fontana e Nanda Vigo.
Attivo sin dagli anni Cinquanta, Angelo Dozio ha saputo fare della pittura un linguaggio di conoscenza e relazione, svincolato da mode e retoriche di parte. Grazie a un ricerca culturale in continua evoluzione – che dall’informarle conduce all’astrazione geometrica – la sua opera propone un viaggio verso i limiti della percezione.
La mostra briantea offre un nuovo punto di vista sulla ricerca di Dozio. Non si tratta di una classica antologica, ma di un’esperienza dialogica, costruita per condurre il visitatore dentro un universo di sensibilità delicate, che si dischiude attraverso un attento progetto allestitivo.
L’esposizione si apre con una sezione “corale”, una grande sala che raccoglie le opere più emblematiche dell’artista, offrendo una visione panoptica sul pittore. Questo spazio funziona come una soglia, un varco attraverso il quale entrare in un mondo fatto di curve e linee, di segmenti di colore e luci vibranti.
Successivamente, il percorso si articola in stanze tematiche, dove le opere prendono vita all’interno di dispositivi immersivi e multimediali, sviluppati in stretta collaborazione con l’artista. La luce, il tatto, la forma e il colore si fondono in ambienti atemporali, capaci di evocare una dimensione infinita. Qui il fulcro del “dialogo” con Angelo Dozio: un’intervista senza parole, in cui ogni opera racconta la propria storia e quella del suo autore.
Il progetto espositivo è arricchito da un importante catalogo, che raccoglie testi critici e una selezione di opere storiche e recenti. Si tratta di uno strumento procedurale utile per comprendere la portata culturale e umana dell’opera di Dozio, fra evoluzione sintetica e scoperte percettive.
Come scrive il curatore, la mostra non è una “raccolta di opere”, ma una “grande saga cinematografica che non prevede un finale definitivo”: un racconto aperto in cui l’artista si fa tramite di una sensibilità collettiva.
Con questo “dialogo”, Angelo Dozio si conferma artista fondamentale anche per il nostro presente, capace di superare l’età anagrafica, restando intelletto sensibile alle trasformazioni della cultura internazionale.
ANGELO DOZIO. DIALOGO CON L’INFINITO
Villa Borromeo D’Adda, Arcore (MB)
12 giungo 2025 – 23 giugno 2025
A cura di Carlo Gaeta e Marco Roberto Marelli
www.villaborromeodadda.comune.arcore.mb.it
Immagine in copertina: Angelo Dozio, DIO È VIVO, 1969 – Courtesy e © l’artista
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