In questa seconda edizione andremo a Perugia, alla scoperta della rivoluzionaria fotografa Dorothea Lange, per poi spostarci oltre confine, al MASI di Lugano, per un focus su Ernst Ludwig Kirchner. Il nostro viaggio si concluderà al Mart all’interno di un progetto che indaga l’affascinante legame tra l’antica civiltà etrusca e l’arte moderna
1. Il MASI celebra Kirchner e il gruppo Rot-Blau

Il Museo d’Arte della Svizzera italiana presenta un focus su Ernst Ludwig Kirchner, maestro dell’espressionismo, attraverso dieci dipinti di grande formato provenienti da prestigiose collezioni.
La mostra evidenzia i legami dell’artista tedesco con il Ticino e Davos, esplorando la sua influenza sui giovani artisti basilesi del gruppo Rot-Blau. Un dialogo che si integra perfettamente con la collezione permanente del museo, offrendo uno sguardo inedito sulle connessioni tra l’espressionismo tedesco e l’arte svizzera.
2. Dorothea Lange, l’America della Grande Depressione

La fotografa che ha segnato il ‘900 arriva a Perugia con oltre 130 immagini. La mostra, curata da Walter Guadagnini e Monica Poggi, si concentra sugli anni ’30 e ’40, periodo cruciale in cui Lange documentò la trasformazione sociale ed economica degli Stati Uniti.
Il percorso espositivo include la celebre “Migrant Mother” del 1936, icona del secolo scorso, e il significativo ciclo dedicato all’internamento della comunità giapponese-americana durante la Seconda Guerra Mondiale. Un’esposizione che mantiene una straordinaria attualità, toccando temi come crisi climatica, migrazioni e disuguaglianze sociali.
3- Gli Etruschi conquistano l’arte moderna

Al Mart “Etruschi del Novecento” si rivela una mostra pronta a indagare l’affascinante legame tra l’antica civiltà etrusca e l’arte moderna. L’esposizione, nata dalla collaborazione con la Fondazione Luigi Rovati di Milano, racconta come scoperte archeologiche sensazionali, come l’Apollo di Veio nel 1916, abbiano ispirato artisti di fama mondiale.
Quasi 200 opere di maestri come Picasso, Marino Marini e Mario Schifano dialogano con preziosi reperti archeologici, testimoniando l’influenza del misterioso popolo sulla cultura visiva del XX secolo. Dal sorriso arcaico alle creature fantastiche, l’eredità etrusca rivive nelle creazioni dei moderni, in un percorso che attraversa tutto il Novecento.
Il progetto, destinato a proseguire alla Fondazione Rovati dal prossimo aprile così da offrire per la prima volta una visione completa di questo affascinante fenomeno culturale.
Immagine di copertina: Dorothea Lange, exhibition view, 2024, Palazzo della Penna, Perugia
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