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Marzia Spatafora

Quando l’estro e la capacità creativa hanno il sopravvento tutto è possibile: è il caso dell’incontro Picasso/Chanel.

In occasione dei 50 anni della morte di Pablo Picasso il “Museo Nacional Thyssen-Bornemisza” fino al 15 gennaio ospiterà una mostra che unisce il genio creativo di Gabrielle Chanel e quello di Pablo Picasso, che ebbero modo di incontrarsi nel la loro vita dedicata all’arte. Siamo di fronte a due personaggi che hanno ribaltato gli schemi precostituiti nel mondo della moda e dell’arte.

 

Picasso
Pablo Picasso, Mujer frente al mar, 1922. Olio su tela, 58,4 × 48,3 cm.

 

Chanel è stata un’icona di stile in discusso che ha sovvertito tutti i dogmi del suo tempo: dopo lo scoppio della Prima guerra mondiale, le donne cominciarono ad apparire nei posti di lavoro, Coco Chanel ebbe il genio di creare abiti dalle linee essenziali, comodi, senza cinture in vita, senza ornamenti superflui, più corti, con ampie tasche. La sua fu una vera e propria rivoluzione che cambiò il modo di vestire delle donne e dettò canoni di moda che mai più torneranno indietro. Chanel resta la regina fashion indiscussa, che ha saputo coniugare comodità ed eleganza.

Pablo Picasso è stato l’artista di maggior rilievo nel XX secolo, colui che cambia la rappresentazione della realtà attraverso avanguardie artistiche e crea all’inizio del secolo con i suoi cicli Bleu e Rosa un nuovo canone di bellezza femminile. La grandezza e il genio di questo artista stanno nell’aver rivoluzionato la composizione pittorica, scomponendo l’immagine nella ricerca dell’essenza come Einstein introduce in fisica la Teoria della Relatività, Picasso la trasferisce sulla tela.

 

Gabrielle Chanel, Conjunto Dia, entre 1928 y 1930. Patrimoine de Gabrielle Chanel. Modemuseum CHANEL, Paris. ©CHANEL

 

Chanel frequentava i salotti culturali di Parigi e cominciò a nutrire un serio interesse per l’arte diventando non solo fine intenditrice, ma addirittura mecenate, assistendo finanziariamente Stravinsky, Pierre Reverdy e Jean Cocteau. Da queste frequentazioni, come dice lei stessa: imparò il rigore degli artisti. Fu proprio Cocteau a presentare Coco e Pablo. Entrambi si occupavano di teatro e si ritrovarono più volte nelle stesse opere come modista e scenografo.

La mostra a Madrid è un inno ai due grandi artisti, in un trionfo di modelli, quadri ad olio, di disegni e oggetti presi in prestito da musei americani ed europei, esposti in un afflato stilistico e di colori. Nei vestiti di Chanel, primeggiano i blu, i grigi e i beige come nei quadri di Picasso, per esempio nella “Donna in Riva al Mare” del 1922. I due personaggi si stimavano molto e si influenzavano a vicenda.

Paula Luengo, la curatrice della mostra, ha diviso la stessa in quattro sezioni che coprono il periodo che va dal 1910 al 1930: All’inizio della mostra è proprio messo in evidenza il rapporto diretto tra i disegni di Chanel e l’opera di Picasso, esaltando le affinità elettive tra i due creativi.

 

Pablo Picasso. Arlequín con espejo, 1923. Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid. ©Fotografías Hélène Desplechin, Humberto Durán © Sucesión Pablo Picasso, VEGAP, Madrid, 2022.

 

Chanel essenzializza gli abiti, donando confort e praticità, Picasso inventa un nuovo canone di bellezza femminile. Chanel attinge al cubismo e usa i colori neutri dell’artista.

Nella seconda sezione, dedicata alla prima moglie di Picasso, Olga, sono in mostra i numerosi dipinti ad olio che la vedono languida e pensierosa, intenta a leggere o a cucire vestita di abiti chic, lineari e semplici della Maison Chanel. Notevole il “Ritratto di Olga Klokhlova” del 1917, proveniente dalla “Fondazione Marie Poniatowski Krugler”; e ancora il “Ritratto di Olga con Collo di Pelliccia” del 1923 dalla “Fundacion Almine y Bernard Ruiz-Picasso para el Arte” e infine il disegno a carboncino “Olga con Ghirlanda di Fiori” del 1920 dal “Musée National Picasso-Paris”.

 

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