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A Montecarlo le sculture da giardino di Franca Franchi, ideatrice del Progetto RI– l’arte nei vuoti della materia

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A Montecarlo, solo oggi e domani, una raccolta di pezzi unici d’arredo per esterni che sono a tutti gli effetti, per concezione e realizzazione, sculture moderniste firmate da Franca Franchi, artista piacentina dalle ispirazioni che contengono l’eredità del Novecento plastico, e tuttavia distintamente originali.

L’esposizione, dal carattere suggestivo e fortemente connotato nella capitale monegasca, si terrà al Chapiteau de Fontvieille de Monaco, sede fissa dei grandiosi spettacoli circensi della tradizione della città Stato costiera tra Italia e Francia, nel contesto di una manifestazione benefica animalista dal titolo: Courrons ensemble contre l’abandon.

Franca Franchi presenta l’esito recente della sua ricerca sulle forme, i volumi e i materiali scultorei che l’ha portata, negli ultimi anni, a battezzare le produzioni sotto il nome di Progetto RI-, dove la sillaba finale sta a indicare l’intento rigenerativo del fare artistico, a partire dall’individuazione – prima ancora che dal recupero ambientale e materiale in se stesso – di significati ed espressioni dell’arte nei vuoti a perdere dei manufatti industriali che la Franchi intuisce negli abbandoni e negli scarti di lavorazione dei materiali, in particolare il ferro.

Ecco che negli assemblaggi di incavi e perforazioni, di pieni e vuoti lasciati in modo apparentemente casuale nei depositi di stoccaggio degli avanzi produttivi si forma e compone la sagoma dell’oggetto d’arte, che a sua volta si ricompone in un oggetto d’uso per la ricreazione e la contemplazione: grandi troni da giardino, divani e dormeuse per meriggiare au dehors tra i pruni e gli sterpi, tavoli e porta oggetti cavati ad arte da lamiere contorte e forate che rivelano improvvisamente trame, armonie, che pare abbiano magicamente guidato la mano operaia – o artigiana – che fendeva il metallo con il flessibile per cavarne, magicamente, membra smembrate di future sculture.

È sempre più profondo l’effetto performativo sull’opera di Franca Franchi che ha esercitato, fin dai primi periodi della sua formazione in ambito artistico, la cultura e la pratica dello Zen orientale, la cui estetica è istintivamente fondata proprio sulla casualità come motore ordinatore del cosmo. Ma, pur essendo cominciata già da tempo l’attività creativa dell’artista, l’invenzione del progetto RI- induce a considerare il suo lavoro, giorno dopo giorno, come un perpetuo nuovo inizio.


Franca Franchi, Progetto RI-
In occasione di Courrons ensemble contre l’abandona
5 e 6 ottobre 2024
Chapiteau de Fontvieille – Montecarlo


Immagine di copertina – Courtesy Franca Franchi


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